WILSON VIEIRA: INTERVISTA TRA RICORDI E PROGETTI…
Sono in contatto con l’amico Wilson Vieira da più di un anno e in questo tempo ho avuto modo di aggiornarmi sui sui lavori e godere del piacere di vedere le sue nuove tavole, ora gli ho chiesto la possibilità di una intervista da pubblicare per i lettori di Fumettandoblog e come sempre è stato pronto e veloce nel rispondere.
Premetto che ho disubbidito a Wilson e ho mantenuto le sue risposte senza intervenire (tranne il minimo indispensabile) con le correzioni linguistiche che lui stesso mi aveva chiesto, l’italiano di Wilson è ottimo e comprensibile e a mio parere trasmette molta carica di umanità e simpatia.
Per chi non conoscesse il percorso professionale di Wilson può cliccare QUI
Ciao Wilson, felici di averti tra noi e grazie per la tua disponibilità e cortesia…Iniziamo quindi con la prima domanda:
R – Caro Massimiliano, ha significato tantissimmo direi, come sai bene la nostra cultura qui in Sudamerica è molto, molto diversa li da voi tutti e di tutta l’Europa, per forza; per la nostra storia e per la vostra storia. Perciò conoscere questo altro mondo ti riempie di tante cose sconosciute, belle che vuole sempre più, capisci? E poi studiare quello che te piace è tutta un’altra cosa, vero? Senza dimenticare i tanti cari amici che ho lasciato in tutta l’Italia. E tutto mi è servito tantissimo poi quando sono poi tornato qui in Brasile e sono diventato insegnante di disegno, aiutando così tanto i miei allievi, per un lungo periodo della mia vita.
R – Ricordo tante belle e buone cose, per forza. Prima che per arrivare a disegnare questi personaggi così importanti nel mondo degli fumetti Italiani, due icone mondiali, è stato veramente meraviglioso e una vittoria mia, come professionista del fumetto inserito nello Staff di IF di Gianni Bono. Inoltre, come disegnatore brasiliano sono stato il primo e l’unico a disegnare Il Piccolo Ranger per Bonelli e il primo e l’unico a disegnare Diabolik, così come il primo e l’unico a disegnare i personaggi Tarzan e L’Uomo Ragno in Europa. Veramente non mi sono reso conto allora di tutto questo, quando li disegnavo con vero piacere, oggi invece sono consepevole di queste realizzazioni e come professionista mi sento veramente orgoglioso di tutto quanto, felice di essere stato un artista brasiliano nel fumetto italiano.
R – È come dicevo prima, io disegnavo con passione proprio come un lavoro che mi piaceva tantissimo, tra l’altro in quello studio disegnavamo di tutto, tanti personaggi diversi che per noi era normale affrontare le diversità grafiche e caratteriali dei personaggi, capisci? Guerra, horrore, avventure, erotici e così via.
R – Abissali caro Massimiliano, qui ci sono poche case editrici, poche testate, pochi personaggi.
In Brasile chi fa fumetti (sceneggiatori, disegnatori e anche editori) sono tutti degli veri guerrieri che lottano contro tutto e tutti. La maggioranza degli fumetti in edicola, fumetterie o librerie sono tutti americani, per noi non esistono spazi e ci sono pure tanti fumetti Bonelliani…è una lotta veramente diseguale, credimi.
R – Questi ci sono, sempre. Un albo western chiamato: Chasco – Sulle tracce degli avvoltoi, con il disegnatore Ronald Guimaraes. Un’altro albo chiamato: Il Guerriero Fantasma della mia serie sugli cangaceiros, con il disegnatore Anilton Freires. E anche un”altra serie mia in pocket books (sono 16) con un personaggio chiamato: Gringo. E tante altre piccole storie che pubblico in Brasile, Italia e Portogallo, disegnate da bravi disegnatori brasiliani.
Ringraziamo Wilson e vi lasciamo con alcune tavole tratte dai suoi lavori:
Massimiliano Pugliese